Circolare del Viminale, nuove strette anche sulle zone gialle

Combattere il Coronavirus chiudendo strade e piazze anche ben prima delle ore 21 con lo scopo dichiarato di evitare assembramenti di non ben specificato genere, la stretta esercitata dal governo giallorosso tramite il nuovo Dpcm diviene sempre più esplicita e poco equivocabile. Così, infatti, si legge in una circolare del Viminale, firmata dal capo di gabinetto del ministro Luciana Lamorgese Bruno Frattasi: “La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21.00, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.

All’interno della circolare, in cui vengono definite le specifiche regole previste per gli spostamenti, il Ministero dell’interno, quindi, invita i Prefetti a vigilare sulla situazione, estendendo tali limitazioni anche alle cosiddette “aree gialle”. L’uso dell’autocertificazione permane obbligatorio sia laddove le limitazioni scattano solo nell’arco cronologico previsto dal coprifuoco (22:00-5:00) che in quelle zone in cui la mobilità è contingentata durante tutta la giornata. “Occorre sempre far uso della autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento, sia che si tratti di spostamenti che avvengano in fasce orarie soggette a limitazioni (area gialla), sia che essi avvengano in territori soggetti a restrizioni alla mobilità per l’intera giornata (area arancione e area rossa)”, si legge ancora nella circolare, come riportato da Agi. (continua)