La ricerca Algae4IBD all’interno del progetto Horizon 2020

MEDICINA E RICERCA

Solaris: stanziati 7,5 milioni dalla Ue per la ricerca sulla malattia cronica infiammatoria dell’intestino

Una risposta efficace alla malattia cronica infiammatoria dell’intestino, nota anche come Inflammatory Bowel Disease, potrebbe arrivare dalle acque dei nostri oceani, fiumi e laghi. O meglio dalle alghe in essi presenti.
Per questo motivo, lo studio delle alghe e dei loro composti sarà al centro della ricerca Algae4IBD (Algae for Inflammatory Bowel Disease) all’interno del progetto Horizon 2020 finanziato dall’Unione Europea coordinato dall’Istituto di Ricerca Migal (Israele), per il quale è previsto lo stanziamento di 7,5 milioni di euro per i prossimi quattro anni.
Partita a giugno 2021 e finanziata dall’Unione europea, la ricerca Algae4IBD coinvolge 21 partner internazionali e ha come obiettivo lo studio e lo sviluppo di alimenti funzionali e prodotti farmaceutici ricavati dai composti delle alghe, come trattamento per l’IBD, l’Inflammatory Bowel Disease o malattia infiammatoria dell’intestino.
Tra i 21 partner coinvolti, anche l’azienda italiana di biotecnologie Solaris Biotech di Porto Mantovano (Mantova), che fornirà il proprio supporto tecnico attraverso la progettazione e la realizzazione dei bioreattori necessari alla sperimentazione sulle alghe.
Per l’industria farmaceutica le alghe sono di notevole interesse grazie al loro contenuto di acidi grassi polinsaturi ad elevato valore fisiologico, come ad esempio l’Epa (acido eicosapentaenoico) e il Dha (acido docosaesaenoico), per i loro potenziali effetti antitumorali e antiinfiammatori. Inoltre la coltivazione di queste piante, già utilizzate per produrre biocarburanti, è estremamente economica, dato che necessitano soltanto di sole e anidride carbonica. Le alghe sono quindi la nuova frontiera della ricerca su farmaci e integratori alimentari. (continua)