Occorre creare le Unità Macula 👁

MEDICINA E RICERCA

Per la gestione ottimale delle maculopatie occorre creare le Unità Macula

di Massimo Nicolò *

La degenerazione maculare legata all’età è una malattia di grande rilevanza sociosanitaria ed è la prima causa di grave ipovisione centrale nei paesi industrializzati, nei soggetti di età superiore ai 65 anni. In Italia si registrano ogni anno cinquantamila nuovi casi.
I pazienti affetti dalla forma essudativa-umida della maculopatia devono essere sottoposti a terapie farmacologiche somministrate mediante iniezioni intraoculari. Si tratta di un trattamento che permette, non solo di prevenire l’ulteriore perdita della vista ma, in molti casi, di recuperare l’acuità visiva perduta soprattutto quando si riesce a intervenire per tempo.
Le iniezioni, che nel resto del mondo sono eseguite in ambulatori non protetti, nel nostro Paese sono invece effettuate all’interno di sale operatorie.
Lo scorso anno, appena scoppiata la pandemia da Covid 19, si è assistito a un preoccupante calo delle prestazioni per i pazienti maculopatici che, a seconda delle Regioni e delle Aziende Ospedaliere, andava dal 40% all’80%. Questo per due motivi: da un lato il timore dei pazienti di esporsi al contagio da coronavirus, dall’altro perché spesso lo spazio fisico dedicato alla cura di questi pazienti era stato occupato per la gestione del Covid 19. E ciò è accaduto soprattutto in quegli Ospedali in cui le sale operatorie sono state utilizzate per vicariare la mancanza di posti nelle terapie intensive.
Anche se ora molte Aziende ospedaliere, grazie alla creazione di percorsi protetti, sono tornate ad offrire a pieno regime e in totale sicurezza le prestazioni ai pazienti maculopatici, l’emergenza sanitaria ha condizionato i comportamenti di tutti noi, influenzando anche il numero di pazienti che dovrebbero accedere alle strutture preposte. (continua)

https://www.iapb.org:8443/