Il Green Pass rispetta la privacy sanitaria
- 09, 27, 2021
Il Green Pass rispetta la privacy sanitaria
Consiglio di Stato: il sistema di verifica non rende noto ai terzi il motivo per cui il certificato è stato emesso (vaccino o attestato di negatività al virus)
La III Sezione del Consiglio di Stato in sede cautelare, con l’ordinanza 17 settembre 2021, n. 5130 (testo in calce), rigettando l’appello contro il provvedimento cautelare già emesso dal Tar, ha rinforzato la validità dei certificati verdi (Green pass), evidenziandone l’assenza di rischi per la riservatezza sanitaria. Infatti, tenendo in considerazione l’opzione, per il singolo cittadino, di non immunizzarsi, trova prevalenza l’interesse pubblico.
La vicenda
In primo grado quattro individui hanno impugnato il d.P.C.M. 17 giugno 2021, contenente le disposizioni attuative dell’art. 9, c. 10, del d.l. n. 52/2021, relative al sistema di prevenzione, contenimento e controllo sanitario dell’infezione SARS-CoV-2, tramite l’impiego della certificazione verde, chiedendone l’integrale sospensione dell’efficacia.
I ricorrenti hanno lamentato la lesione del loro diritto alla riservatezza sanitaria, il rischio di discriminazioni nello svolgimento di attività condizionate al possesso della certificazione verde, nonché il pregiudizio economico derivante dalla necessità di sottoporsi a frequenti tamponi.
Gli stessi hanno sostenuto il contrasto dell’impugnato DPCM, nonché della normativa primaria su cui esso si basa, con la disciplina dell’UE e con la Costituzione italiana, con particolare riferimento alla protezione dei dati personali sanitari. (continua)
Consiglio-di-stato-ordinanza-5130-2021