Omicron soffia sull’obbligo vaccinale

DAL GOVERNO

Omicron soffia sull’obbligo vaccinale: scatta dai 50 anni. Super Green Pass al lavoro. Nuove regole per la scuola. PA più «smart»

«Al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2, si applica ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Ue residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età». Lo si legge nella bozza del nuovo “Decreto Covid”, esaminato dal Consiglio dei Ministri il 5 gennaio. Prevista l’esenzione (o il differimento) dall’obbligo «in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal Medico di medicina generale o dal Medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della Salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti Sars-CoV-2. Per chi sia immunizzato per aver contratto la malattia, l’obbligo è solo rinviato: secondo il testo «l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal Medico curante – determina il differimento della vaccinazione».
«I provvedimenti di oggi – ha spiegato il Presidente del Consiglio Mario Draghi – vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche. Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli Italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite». (continua)

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