A Bari la prima sala autopsie nel Sud

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“Esamineremo i morti di Covid per aiutare la ricerca”: a Bari la prima sala autopsie nel Sud

Anche Bari e la Puglia avranno una sala attrezzata per eseguire autopsie sulle vittime del Covid-19. Una delle pochissime sale da Napoli in giù (isole a parte) con un livello di biosicurezza pari a 3, ovvero progettata lavorare in presenza di un rischio biologico che può causare gravi malattie. Secondo la tabella di marcia del professor Franco Introna, 65 anni, direttore dell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, i lavori saranno terminati per Natale. “E noi potremo dare un contributo alla ricerca scientifica. Perché con i nostri esami – spiega il docente barese – potremmo indagare meglio gli effetti di una polmonite o di una vasculite da Covid, vedere gli effetti del virus direttamente su organi e tessuti, capire quali altri organi colpisce e quindi avere più informazioni utili per le terapie”. Sul sentiero della ricerca c’è un cavillo burocratico, però: una circolare del ministero della Salute che indica alle direzioni sanitarie degli ospedali di “limitare allo stretto necessario i riscontri diagnostici da eseguire per motivi di studio e approfondimento”. Dice Introna: “Chiederemo di mettere mano alle disposizioni, perché, come sa bene chi opera in questo campo ‘mors gaudet succurrere vitae’. Letteralmente significa che ‘la morte si compiace di dare soccorso alla vita’. E dunque i riscontri diagnostici sulle persone decedute a causa del Covid, o comunque con il Covid, possono contribuire a dare informazioni per aiutare chi lotta ancora contro il virus”