Ambrosetti-Angelini: alla salute mentale solo …

EUROPA E MONDO

Ambrosetti-Angelini: alla salute mentale solo il 3,5% delle risorse della sanità

Prima della pandemia, il contesto della salute mentale in Europa era già molto preoccupante: si stima che 84 milioni di persone (1 persona su 6) soffrissero di disturbi mentali e che 165.000 morti all’anno fossero dovute a malattie mentali o suicidio, posizionando così le condizioni di salute mentale al quinto posto tra le più comuni e al secondo posto tra le malattie non trasmissibili più invalidanti, rappresentando il 15% del carico di disabilità europeo. Lo rileva la ricerca “Headway 2023 – Mental Health Index” che contiene i dati disponibili sulla Salute Mentale nei ventisette Paesi UE e nel Regno Unito, presentata da The European House Ambrosetti e Angelini Pharma in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra ogni anno il 10 ottobre.

“L’indice considera un approccio multidisciplinare che unisce all’aspetto clinico sanitario l’importanza di programmi e politiche pubbliche per la promozione e il mantenimento di un buono stato di salute mentale, intesa come parte fondamentale del benessere di ogni individuo, considerando l’ambito lavorativo, scolastico e nella società in generale – sostiene Daniela Bianco, Partner e Responsabile dell’Area Healthcare di The European House – Ambrosetti. Il tema della multidisciplinarietà, è stato tema chiave sia della Seconda Conferenza sulla Salute Mentale realizzata dal Ministero della Salute a giugno, ma anche nel side event del G20 di inizio settembre, in cui per la prima volta un evento del G20 è stato specificamente dedicato alla salute mentale. All’interno della Declaration dei Ministri della Salute del G20, la salute mentale è inoltre riconosciuta come un elemento fondamentale per uno sviluppo socioeconomico sostenibile”. (continua)

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