Il Covid spinge la “biblioterapia” … 📚 📖

“Con i libri teniamo a bada l’ansia”

La psicologa Rosa Mininno spiega che ogni lettura va “assunta” come una medicina, nelle dosi giuste, in un percorso integrato.

Roma, 16 dicembre 2020 – Detto in una parola: ‘biblioterapia’. Leggere per  tenere a bada  ansia, insonnia o depressione, disturbi ancora più frequenti nei giorni della pandemia da Coronavirus. Il metodo – intuito già da Aristotele – sta conquistando spazio. E non se ne meraviglia  Rosa Mininno, psicologa e psicoterapeuta di Tivoli (Roma).  Una pioniera, in materia. Naturalmente vive in una casa sommersa di libri, dai classici in poi.

Ha iniziato nel ’98, quando la biblioterapia non era ancora di moda nel nostro Paese. Ha cercato di “sdoganare” nel mondo della sanità pubblica la “lettura scelta e guidata, finalizzata al raggiungimento di obiettivi terapeutici ma anche educativi, vale ad esempio per il bullismo”, spiega. Guidata, chiarisce, “vuol dire che alla base deve esserci un esperto, psicologo, medico o psicoterapeuta, serve competenza. Poi c’è anche un aspetto educativo, e qui possono entrare in gioco altre figure, come gli insegnanti. Ma c’è bisogno di formazione, spesso l’Italia è il Paese degli improvvisatori. Non è detto che un libro sia neutrale, anzi. Può sollecitare bisogni e riflessioni molto soggettive. Per questo è importante capire quali testi proporre e in quali momenti. Qui sta il lavoro dello psicoterapeuta”. (continua)