Il medico di famiglia: “Gettato in prima linea …
- 11, 29, 2020
Il medico di famiglia: “Gettato in prima linea senza protezioni. Ora sono in fin di vita”
PADOVA – “Caro presidente Conte, sono un medico di famiglia e, come tanti altri contagiati, sono ricoverato in terapia semintensiva con una polmonite bilaterale. Io non so se rivedrò mia moglie e i miei figli e ora, da questo letto, mi sento di dirle che lei dovrebbe rimuovere chi non è stato all’altezza della situazione”. Il testamento di un medico di base è un appello al premier Giuseppe Conte. Domenico Minasola, 59 anni, di Padova, usa la forza delle immagini per fare arrivare a destinazione le sue parole: gira la telecamera del suo smartphone e si riprende con il respiratore. “Sono uno dei tanti medici vittima del servizio, mi hanno sempre insegnato a rispettare le istituzioni, ma sono indignato dal comportamento dei suoi comitati e dei commissari che si sono fatti trovare impreparati in questa seconda ondata di pandemia”.
Minasola è ricoverato in ospedale da martedì mattina, da quando le sue condizioni sono peggiorate. Veniva da giorni di lavoro intenso durante i quali, oltre alla normale attività, ha dovuto effettuare anche un grande numero di tamponi. È proprio nel contesto lavorativo che, probabilmente, ha contratto il virus. “I suoi collaboratori non hanno capito che gli studi dei medici di famiglia sono diventati ambulatori Covid. E come tali andavano protetti con procedure e indicazioni di sicurezza che non sono mai arrivate”. (continua)