Cari studenti e care studentesse, Cari colleghi e care colleghe,
nel giugno 2020, in pieno clima pandemico, organizzammo un incontro sul futuro della nostra università che guardasse oltre le difficoltà di quei giorni.
Lo intitolammo “Prospettive di una città universitaria tra eredità culturale e innovazione” e vi parteciparono autorevoli rappresentanti delle Istituzioni (vedi il video: https://news.unipv.it/?p=49325).
In quell’occasione presentammo quella che era la nostra visione per l’Università di Pavia ed il suo territorio, insieme a progetti che allora apparivano molto sfidanti, quasi utopici.
A distanza di quasi quattro anni, possiamo affermare con grande soddisfazione che, grazie al lavoro di molti, quelle idee così ambiziose si sono attuate anche oltre quanto avevamo osato sperare. Nuove importanti strutture sono state inaugurate, altre sono in fase di realizzazione e molte di quelle esistenti hanno subito ammodernamenti e ristrutturazioni.
Con questa mia lettera vorrei condividere i due ultimi progetti di questo programma di profondo rinnovamento del nostro Ateneo.
Il primo progetto riguarda il restauro e la valorizzazione del nostro Orto Botanico che, con i suoi 250 anni di storia, rappresenta il secondo orto universitario più antico d’Italia, subito dopo quello di Padova.
Grazie al fatto che siamo riusciti ad aggiudicarci due milioni di Euro di finanziamento, nell’ambito delle iniziative del PNRR promosse dal Ministero della Cultura, siamo partiti con i lavori che si concluderanno entro l’inizio del 2025.
L’obiettivo è migliorare la fruizione dell’Orto sia a favore della comunità accademica sia nell’interesse dei tanti visitatori, restituendo bellezza e prestigio ad un luogo iconico in città.
Ciò comporterà una riqualificazione complessiva al fine di assicurare le condizioni ottimali per le specie vegetali, il rinnovo degli impianti idraulici a servizio di vasche e fontane, la realizzazione di sistemi di illuminazione esterna e di irrigazione ad alta efficienza energetica. Si realizzerà inoltre un laboratorio didattico attrezzabile anche come spazio espositivo, per ampliare l’offerta di iniziative formative e incrementare la valorizzazione del bene storico. Verranno inoltre garantite l’accessibilità e la fruibilità degli spazi alle persone con ridotta capacità motoria.
Si tratta di un progetto multidisciplinare, sviluppato a partire da un’attenta indagine storica e da un accurato rilievo geometrico e materico, che vede il coinvolgimento di diverse componenti dell’Ateneo.
La seconda iniziativa che mi preme portare all’attenzione e che ha preso avvio in gennaio riguarda l’ala di Palazzo San Tommaso che affaccia su via Cavallotti. Mi fa particolare piacere perché, al termine di questo intervento, previsto per l’estate del 2025, avremo interamente completato il recupero di Palazzo San Tommaso.
È un progetto che ammonta a quasi due milioni di euro e consentirà un ampliamento della biblioteca di oltre 1.100 mq.
Gli spazi al piano terra verranno destinati agli uffici per il personale, mentre al primo piano vi saranno nuove aree per lo studio e scaffali aperti per il patrimonio librario. Verranno demoliti i tamponamenti interni e il soffitto in latero-cemento realizzato alla fine del secolo scorso, riportando alla luce e restaurando il soffitto ligneo, ripristinando l’antica spazialità della sala, con la realizzazione di un soppalco.
Prevediamo così di raggiungere un totale di 2.150 metri lineari di ripiani con esposizione di circa 70.000 volumi. I posti a sedere saranno 190.
Di fronte a tutte queste realizzazioni, ringrazio quanti le hanno rese possibili, non solo per il grande impegno nel seguire progettazione e cantieri, ma anche per l’attenzione alla partecipazione a bandi competitivi in grado di apportare risorse economiche fondamentali, senza le quali sarebbe stato impossibile procedere.
Credo che per tutto quello che stiamo realizzando possiamo guardare con ragionevole fiducia e motivato ottimismo al futuro della nostra università.
Francesco Svelto – Rettore dell’Università di Pavia