Nel naso e nella faringe la differenza…
- 08, 23, 2021
Nel naso e nella faringe la differenza fra chi si ammala gravemente e chi no di Covid-19
Naso-tonsille-faringe: è qui che potrebbe giocarsi la battaglia decisiva al virus Sars-CoV-2. Ed è qui, nelle alte vie aeree, che un gruppo di Scienziati italiani e statunitensi ha scoperto una differenza che potrebbe essere cruciale fra chi sviluppa Covid in forma grave e chi invece lo supera con sintomatologia lieve, pur con alte cariche virali. Questa differenza si gioca su particolari molecole, gli interferoni: bassi livelli nelle prime vie aeree sembrano non permettere un controllo efficace del virus ed esporre a complicanze più severe. Alti livelli di risposta antivirale nelle vie aeree superiori – meno frequenti nei pazienti più anziani – favoriscono un miglior controllo del virus, esponendo a un rischio ridotto di esiti gravi.
Lo studio, pubblicato su ‘Cell’, nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele e la Divisione di Immunologia del Boston Children’s Hospital, Harvard Medical School. I Ricercatori hanno descritto le differenze molecolari tra le infezioni da Sars-CoV-2 con sintomi importanti e con sintomatologia lieve, identificando nella risposta interferonica a livello delle alte vie aeree un elemento importante.
“Abbiamo rilevato che alti livelli di interferone di tipo III e, in misura minore, di tipo I, caratterizzano le vie aeree superiori dei pazienti a basso rischio, con forme meno gravi e alta carica virale. In altre parole, la presenza del virus stimola una risposta che funge non solo da campanello d’allarme per risposte immunitarie successive più raffinate, ma anche per un efficace contenimento del virus a questo livello”, spiega Nicasio Mancini, Direttore della Scuola di specializzazione in Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele. (continua)