Volontariato di universitari per l’aiuto degli studenti a rischio
- 12, 11, 2020
Un sostegno on-line allo studio, personalizzato e comprensivo – quando serve – di fornitura di tablet per chi non ha gli strumenti digitali. È la ricetta per rimediare ai danni della didattica a distanza, surrogato delle lezioni in classe sospese causa pandemia, che in questi mesi ha penalizzato pesantemente molti studenti più fragili o che non avevano a casa gli strumenti digitali o le connessioni necessarie. Il progetto, gratuito e cucito “su misura” per bambine, bambini e adolescenti tra i 9 e i 16 anni, è stato lanciato nei giorni scorsi da Save the Children per contrastare una delle più pericolose conseguenze del Covid-19 per il futuro delle nuove generazioni. Il progetto sta formando una comunità di “Volontari per l’Educazione“, questo il nome dell’iniziativa, nell’ambito della campagna in corso “Riscriviamo il Futuro“ a sostegno dei minorenni colpiti dalla crisi sanitaria. Il progetto è sostenuto dalla Conferenza dei Rettori (CRUI) e dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS) promossa nell’ambito dell’ASVIS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
La squadra di tutori a distanza è formata da studenti universitari volontari, che hanno scelto di sedersi virtualmente al fianco, come fratelli maggiori, dei bambini e adolescenti più colpiti dall’emergenza Covid-19 che li ha esposti al rischio di una grave caduta nell’apprendimento. Il progetto, realizzato in partnership con l’associazione di promozione sociale EasLab, sta conquistando l’adesione di centinaia di studenti. Già 553 universitari hanno aderito alla proposta di diventare volontari educativi, provenienti da 70 città, con un’età media di 25 anni, in maggioranza donne (86%), dei più vari indirizzi di studio: scientifico, linguistico, umanistico, ma anche artistico e musicale. Da gennaio 2021, i Volontari per l’Educazione, dopo un percorso di formazione, si metteranno al servizio dei bambini e ragazzi, seguendoli settimanalmente in modalità on-line, individualmente o a piccoli gruppi, sulla base delle esigenze di recupero specifiche, in stretta collaborazione con le scuole. (continua)