Diagnosi precoce dei tumori renali
- 12, 23, 2022
Un marcatore del sangue per la diagnosi precoce dei tumori renali
In questo studio i ricercatori e chirurghi dell’Università di Bari hanno identificato e caratterizzato dal punto di vista molecolare, un particolare sottotipo di carcinoma renale con caratteristiche di alta aggressività. E’ stato infatti evidenziato che quei tumori renali che iper-esprimono una particolare proteina di membrana chiamata Mucina 1, presentano peculiari alterazioni del metabolismo cellulare e possono essere identificati attraverso il dosaggio di un marcatore presente nel sangue. Questo marcatore conosciuto col nome di CA15-3, è ampiamente utilizzato nella pratica clinica per la diagnosi e il follow-up delle donne con tumore della mammella. Poiché deriva dalla Mucina 1, i ricercatori baresi hanno scoperto che i suoi livelli si presentano alterati anche in quella sottopopolazione di pazienti con forme più aggressive di carcinoma renale.
Questa scoperta è stata validata in una popolazione di quasi 500 pazienti tutti operati presso l’U.O. di nnUrologia Universitaria del Policlinico di Bari. Gli autori sono: Giuseppe Lucarelli, Monica Rutigliano, Davide Loizzo, Nicola Antonio di Meo, Francesco Lasorsa, Mauro Mastropasqua, Eugenio Maiorano, Cinzia Bizzoca, Leonardo Vincenti, Michele Battaglia, Pasquale Ditonno. Il carcinoma renale a cellule chiare rappresenta il tumore maligno più frequente del rene ed uno dei tumori più aggressivi dell’uomo. La mancanza di sintomi specifici e la sua spiccata resistenza ai farmaci chemioterapici lo rendono uno dei tumori più difficili da diagnosticare e da trattare. Ad oggi i meccanismi molecolari che ne causano lo sviluppo e la progressione non sono stati ancora completamente chiariti. Inoltre la eterogeneità biologica e clinica di questa malattia ne incrementa la sua complessità in considerazione anche del fatto che ad oggi non abbiamo marcatori che siano di ausilio nella diagnosi precoce e nella identificazione di quei pazienti a rischio di sviluppare una recidiva della malattia. (continua)