COVID-19: una ricerca sull’impatto socio emotivo

Il contributo del Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center

E’ tutto nel nostro cervello. Segnali che viaggiano attraverso la corteccia prefrontale e le regioni del sistema limbico per giungere al tronco dell’encefalo e all’ipotalamo. Segnali che durante il lockdown ci hanno spinto a flash mob, cori dai palazzi, esposizione della bandiera nazionale o di striscioni con la scritta «Andrà tutto bene». Le reazioni possono però essere anche di tipo diverso e la tensione che si accompagna allo stress può far sì che gli eventi prendano un altro corso: aumento dell’aggressività, insofferenza dei giovani, inclinazione al razzismo, al negazionismo, al complottismo, fino anche alla violenza domestica soprattutto verso le donne.

Sono fenomeni che il Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center ha studiato e descritto nel suo studio “Pandemia da COVID-19: l’impatto sul benessere socio-emotivo in una prospettiva neuroscientifica” che spiega ciò che accade nel nostro cervello in situazioni di paura e ansia e dà indicazioni preziose per evitare situazioni di sofferenza psicologica.

Il distress va prevenuto e combattuto con esperti di salute mentale e servizi di counseling psicologico, ma anche noi con il nostro comportamento possiamo fare molto. Dobbiamo stabilire una routine quotidiana con spazi e tempi distinti tra attività lavorativa e non, azioni ricreative ed esercizio fisico, senza dimenticarci di curare il nostro aspetto. (continua)

20200624_NS LAB_Report_L’impatto psicologico pandemia