Dalle lacrime di un bimbo si può identificare il Covid 😢 👧🏻

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Lo studio è del Policlinico San Matteo di Pavia che annuncia la pubblicazione sullo European Journal of Ophthalmology di uno studio condotto da Clinici e Ricercatori della Fondazione IRCCS. Lo studio parla del “primo caso di identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di paziente pediatrico”.

La storia  

Un bimbo di 11 anni è stato ricoverato alla Clinica pediatrica dell’ospedale pavese per indagini mediche, per contatti con un familiare positivo al Covid. L’11enne, racconta Gianluigi Marseglia, direttore Uoc Pediatria del San Matteo, era asintomatico non aveva tosse, febbre, stanchezza, mal di gola o diarrea, e non aveva problemi di respirazione. Le analisi del sangue avevano però mostrato “un leggero aumento dei valori delle transaminasi e l’esame ecografico del polmone indicava una lieve irregolarità  pleurica, associata a interstiziopatia di grado lieve”.

Il tampone con le lacrime 

Da qui il tampone naso-faringeo, risultato poi positivo a Covid-19″. Il bambino qualche giorno dopo il ricovero ha iniziato a lamentare problemi agli occhi come bruciore e lacrimazione. I controlli però non hanno trovato segni di congiuntivite o cheratite, ma è stato raccolto anche un tampone delle lacrime negli occhi risultato anch’esso positivo a Covid.

Lo studio, il contagio, le difese per i medici

“L’identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di un paziente pediatrico Covid-19 ha dimostrato che il virus potrebbe essere rilevato in campioni congiuntivali non solo negli adulti, ma anche nei bambini”, afferma Luciano Quaranta, direttore Uoc Oculistica. (continua)

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