La responsabilità dell’ortopedico …

La RESPONSABILITÀ dell’ORTOPEDICO. Implicazioni medico legali nei diversi scenari clinici

La crescita del contenzioso medico legale ha portato anche in ortopedia e traumatologia a un incremento delle richieste risarcitorie nei confronti degli operatori. L e conseguenze sono state un maggiore ricorso alla medicina difensiva e una fuga delle assicurazioni dal settore della responsabilità civile del medico. Fenomeni che hanno imposto al legislatore vari interventi in materia, non sempre risultati puntuali ed efficaci. È il caso della legge Balduzzi e della recente legge Gelli Bianco. «Il testo raccoglie le esperienze di più autori di grande competenza in ambito clinico, chirurgico, medico legale e giuridico e affronta le problematiche e le implicazioni medico legali insite in ortopedia e traumatologia» spiega l’editor del libro Fabio M. Donelli, professore a.c. all’Università di Milano e docente presso la Scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia dell’Università di Pisa. Il volume nasce infatti co n l’intento di illustrare, in modo accessibile, gli aspetti clinici e tecnici che connotano l’appropriatezza del trattamento e identificano l’eventuale errore. Nel testo sono trattati argomenti riguardanti la responsabilità in oncologia ortopedica, gli asp etti a volte poco considerati in ortopedia pediatrica e quelli ortopedici e traumatologici nell’anziano. Ma anche quelli relativi all’utilizzo delle nuove tecnologie,  dei biomateriali e delle tecniche di medicina rigenerativa. Francesco Falez, presidente della Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot), scrive nella sua prefazione al libro che «partendo ad affrontare i versanti più tormentati della responsabilità sanitaria quelli civili, penali, quelli relativi alla relazione tra sanitario e paziente, con il logico corollario del consenso informato il volume, con finezza argomentativa, si addentra nel complesso e spinoso tema della prevenzione dell’errore: è fondamentale mantenere sempre acceso un fascio di luce su come evitare, prevenire e mitigare eventi avversi, affinché l’operatività del concetto di cultura della sicurezza non corra il rischio di rimanere confinato in una dimensione astratta». «Il binomio operativo “prevenzione dell’errore medico/implementazione della sicurezza del paziente” supera per modernità concettuale, e soprattutto per possibile ricaduta operativa, la tendenza alla realizzazione di un più avanzato equilibrio tra l’esigenza di non lasciare senza riparazione la vittima del danno e quella di non rinunciare allo svolgimento e al progresso delle attività mediche, che sono di essenziale utilità per l’intera collettività» commenta nella prefazione al volume Massimo Montisci , professore ordinario di Medicina legale all’Università di Padova e vicepresidente della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (Simla).

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