“Riflessioni sull’incidenza del c.d. “COVID-19” sulla responsabilità medica”

28/5/2020 Gianluca Cascella, Giovanni Barile

“Riflessioni sull’incidenza del c.d. “COVID-19” sulla responsabilità medica”

Premessa
Occorre ricordare cosa vi è alla base della situazione pandemica in atto, il c.d. “SARS-CoV-2”, un coronavirus mai identificato in precedenza, prima di essere segnalato a Wuhan, in Cina, nel mese di dicembre 2019 (http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/).

Tale “nuovo” coronavirus, a febbraio 2020 ha ricevuto, da parte di un istituto internazionale, l’ICTV, la sua ultimativa definizione, ovvero quella di “sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”, abbreviato in SARS-CoV-2.

Solo in data 11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità – con atteggiamento sin troppo attendista, probabilmente dettato dal timore di ripetere l’errore commesso nel 2009, allorquando la variante H1N1 del virus “A” dell’influenza (la c.d. influenza suina) venne definita pandemia, ma secondo molti in maniera frettolosa ed ingiustificata, se non addirittura soltanto per l’influenza di interessi economici delle case farmaceutiche (R.VILLA, Influenza “A”, l’eccessivo allarmismo di chi aveva interessi (economici) in gioco, Corriere della Sera, 20.11.13) ha dovuto ammettere il “salto di qualità” in negativo, compiuto dal predetto virus, affermando ufficialmente, tramite il suo attuale direttore generale, che esso costituisce «Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie» (https://www.repubblica.it/salute/2020/03/11/news/l_organizzazione_mondiale_della_sanita_il_coronavirus_e_una_pandemia_-250966140/): un attendismo che, tuttavia, ad avviso di molti, è stato colpevole, impedendo un’adozione maggiormente tempestiva di misura idonee a contrastare efficacemente la diffusione planetaria del contagio. … (continua)

* Nasce l’Osservatorio Covid-19 di Giuffrè Francis Lefebvre *