Sale operatorie e rischi di Bpco

Sale operatorie, l’esposizione degli operatori a fumi e disinfettanti aumenta i rischi di Bpco

Com’è noto, durante le procedure chirurgiche, la distruzione termica dei tessuti crea i cosiddetti fumi chirurgici, contro cui le maschere standard degli operatori non costituiscono una protezione sufficiente. Ai fumi si aggiungono quantità notevoli di disinfettanti dispersi nell’aria, con cui formano un cocktail di sostanze alle quali i medici, gli infermieri e altro personale ospedaliero sono esposti nelle sale operatorie durante interventi di elettrochirurgia e chirurgia laser.

È intuibile che questa esposizione non sia salutare e ora un nuovo studio condotto presso la Boston University School of Public Health, di cui dà notizia la rivista Jama Network Open, ne dà la conferma, mostrando che a lungo termine può aumentare in modo significativo il rischio di sviluppare broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco).

La ricerca si è focalizzata sugli Infermieri e ha scoperto che il rischio è variabile in funzione del tipo di occupazioni svolte e del tempo passato in sala operatoria. Chi vi ha lavorato per 15 o più anni ha visto aumentare del 69% la probabilità di sviluppare Bpco rispetto ai colleghi che erano addetti ad altre mansioni, ricoprendo per esempio ruoli amministrativi o nella formazione infermieristica. (continua)

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